Descrizione
Questo è un libro costruito come una scultura realizzata con la tecnica dell'aggiungere, avendo come struttura di sostegno quel fondamentale e imprescindibile documento che è la lettera del 22 settembre 1939, con la quale il padre gesuita Ettore Caselli annunziava alla famiglia di Ettore la morte del loro congiunto. Questo non è il primo libro che l'autore scrive sulla scomparsa del prozio Ettore Majorana, ma potrebbe essere l'ultimo, perché con gli altri suoi libri, anche loro mirati e particolari, forma oramai un tutt'uno; tutti ricostruiscono con buona approssimazione e per intero il reale svolgersi di questa vita, accontentandosi di aver risolto, dei tre cardini che compongono una morte, il come il dove e il quando, solo quest'ultimo, che possiamo fissare, in un modo approssimato al 22 settembre 1939. Può sembrare un risultato di poco rilievo, questo finale fumoso, impreciso e così diverso dal solito e da come ce lo aspettavamo o avremmo voluto che avvenisse. Non appaga il nostro desiderio di verità, ma da sempre, la storia dell'uomo, nella maggior parte dei casi, manca di un finale reale, a favore di uno che ci siamo costruito nella nostra mente.
Dettagli
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Operaincerta Editore
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2025
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10 aprile 2025
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126 p.
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ITA
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9788832220971