Pasolini e l'interrogazione del sacro

AA.VV. | Marsilio 2014
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Descrizione

"Cose divine" è, in Pasolini, l'altro nome del sacro. Rimanda al senso dell'ulteriore, dell'eccedente (ma per ciò stesso anche del primigenio e dell'autentico) rispetto alla capacità di comprensione, controllo e realizzazione degli uomini. Ben prima delle grossolane distinzioni tra fede e scienza, tra credenti e non credenti, il sacro è la dimensione da cui attingono e verso cui tendono l'aspirazione al bello e al buono, la capacità di stupirsi, la sete d'amore, la pietas solidale, l'anelito di giustizia, la consapevolezza del tanto di misterioso che ogni vita possiede. Il sacro come domanda, non corredo di riposte; il sacro come attesa e scarto. Per Pasolini un doppio impegno: su un versante lo sguardo sulle cose divine che si rivelano nell'ambiguità, ma anche la loro spoliazione e il ritrarsi sconfitto dell'innocenza di fronte al cancro del consumismo (anche del consumismo del sacro) e di fronte al potere di un'economia e di una tecnica che non mostrano altro fine che l'autopotenziamento; sull'altro versante, lo sforzo disperato di preservarne "il senso" attraverso la dissacrazione degli idoli sostitutivi. La "scandalosa ricerca" di Pasolini lascia come eredità preziosa una rinnovata fioritura di simboli e miti che da sempre germogliano sulla frattura che si crea tra il tragico tempo della storia e i tempi delle origini e del non-ancora. Ed è questo il Pasolini "estremo" che qui si intende perlustrare da diverse angolazioni disciplinari...

Dettagli

  • Autore:
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  • Anno edizione:
  • AA.VV.
  • Marsilio
  • Pasolini. Ricerche
  • 2014
  • In commercio dal:
  • Pagine:
  • Lingua:
  • EAN:
  • 15 gennaio 2014
  • 333 p.
  • ITA
  • 9788831717069

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