La memoria pubblica. Trauma culturale, nuovi confini e identità nazionali

AA.VV. | UTET Università 2007
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Descrizione

L'interpretazione del passato ha un ruolo centrale nella costruzione delle identità nazionali. Una nazione è anche - ma non solo - il risultato dei suoi traumi e dei modi in cui ha saputo riconciliarsi con i suoi nemici oppure di come ha voluto negare il suo passato. Per questo da alcuni decenni la riflessione sulla "memoria pubblica" è diventata centrale nel dibattito internazionale. Ad esempio, il documento redatto dalla Commissione 11 Settembre diviene la fonte storica in base alla quale gli Stati Uniti attribuiscono significato a ciò che avvenne al World Trade Center e legittimità alle azioni militari successive, senza mai fare cenno al contesto delle relazioni internazionali, in cui quella strage è maturata. Ma non solo: la radicale trasformazione degli assetti geopolitici degli ultimi decenni si è accompagnata a fenomeni di riscrittura e rielaborazione del passato, al fine di giustificare, in alcuni casi, mere rivendicazioni territoriali; in altri, la costruzione di nuove forme di appartenenza o il recupero di identità culturali negate. In Europa, in particolare, il dibattito sulla memoria è stato stimolato dal progredire dell'integrazione e dall'istituzione di un'embrionale cittadinanza europea, di tipo sovranazionale. Il libro, curato da Marita Rampazi e Anna Lisa Tota, è un contributo fondamentale per capire come la rilettura di quel passato, quando si inscrive nel discorso pubblico, sia qualcosa che ci riguarda da vicino.

Dettagli

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  • AA.VV.
  • UTET Università
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  • 2007
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  • 6 dicembre 2007
  • 197 p.
  • ITA
  • 9788860081544

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