Descrizione
Come avviene per gran parte dei diari e degli scritti autobiografici, soprattutto di autori che non sono intellettuali o scrittori professionisti, anche il diario di Attilio Bagnetti non era stato destinato dall'autore alla pubblicazione. Tornato a casa dalla prigionia, dopo aver usato le pagine e gli spazi rimasti in bianco del quaderno che contiene il diario per annotarvi principalmente alcune spese quotidiane ed elenchi di cose da comperare o da scambiare, Bagnetti ha riposto il manoscritto in un baule della soffitta. In quel baule, infatti, lo ha trovato il figlio di Attilio, Maurizio, molti anni dopo la sua morte. A nessuno dei figli Attilio aveva rivelato di avere scritto un diario; anzi, così ricorda Maurizio, era davvero raro che parlasse della guerra o della prigionia e, le poche volte in cui lo faceva, non amava soffermarsi troppo sui particolari o sulle sue esperienze da prigioniero. Probabilmente, questo è un tratto peculiare del suo carattere, schivo e riservato, oltre che il sintomo, comune a molti Internati, della volontà di dimenticare un periodo traumatico e oscuro della propria esistenza...
Dettagli
- Autore:
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- Anno edizione:
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Claudio Brancaleoni
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Morlacchi
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Quaderni della memoria e dell'oblio
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2015
- In commercio dal:
- Pagine:
- Lingua:
- EAN:
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10 novembre 2015
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136 p.
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ITA
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9788860747082