Descrizione
Le opere di Fernàndez, Borges e Bioy Casares sembrano anticipare, di vari decenni, categorie e concetti che, negli anni Sessanta del XX secolo, costituirono il fondamento della riflessione postmoderna. Ci riferiamo in particolare alle traiettorie del pensiero che presero i nomi di "decostruzione", "differenza", "simulazione" e "rizoma", categorie che si fecero portatrici di quell'arte del dubitare che contraddistinse il lavoro di studiosi come Foucault, Derrida, Lyotard, Deleuze, Guattari e Baudrillard. Nell'opera dei tre autori argentini viene messa in discussione ogni possibile soluzione definitiva sui misteri del mondo, ogni sentiero di sapienza individuato dalla filosofia o dall'epistemologia, fino a voler sgretolare anche la costruzione letteraria e il sogno di riscatto che essa rappresenta, sconfinando in quello che potrebbe dirsi accanito e disperato scetticismo. Non è così, dal momento che una simile idea di letteratura sembra rispondere invece a una profonda esigenza intellettuale: istigare, rendere indispensabile e vivifico il dubbio, come forma suprema dell'intelligenza e come unico possibile riscatto che è concesso al pensatore, al filosofo, allo scrittore.
Dettagli
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- Anno edizione:
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Emanuele Leonardi
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Carocci
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Lingue e letterature Carocci
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2014
- In commercio dal:
- Pagine:
- Lingua:
- EAN:
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27 marzo 2014
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126 p.
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ITA
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9788843072248
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