L'«odium regni» a Roma tra realtà politica e finzione storiografica

di Federico Russo | Pisa University Press 2016
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Descrizione

L'avversione radicale dei Romani per l'ordinamento monarchico in ogni sua forma, come eredità indelebile della cacciata dei Tarquini, è un topos ricorrente nelle fonti antiche ed è stato a lungo accolto come un dato di fatto indiscusso anche nella riflessione storica moderna. Non sono mancati, tuttavia, tentativi di storicizzare questo sentimento, ricostruendone in modo meno schematico e apodittico la nascita e l'evoluzione. In questa ottica si è per lo più sostenuto che il concetto di "odium regni" si sia affermato solo a partire dagli ultimi decenni del II sec. a.C., in relazione con la lotta politica e i contrasti ideologici legati via via a figure controverse come i Gracchi, Silla e Cesare. Federico Russo propone ora, con una serie di analisi puntuali e convincenti, di anticipare questa genesi alla fine del III o agli inizi del II sec. a.C. e collegarla ai contrasti intorno a uomini politici come C. Flaminio, Q. Fabio Massimo e Scipione Africano, mettendo al contempo in luce anche l'uso pragmatico e spregiudicato che i Romani fecero della distinzione greca tra re e tiranno nelle relazioni col mondo greco nell'età delle guerre in Oriente. L'opera si articola in otto saggi, strettamente connessi l'uno con l'altro secondo un disegno limpido e organico, che ha il pregio di essere sempre basato su un'analisi approfondita e rigorosa di tutte le fonti disponibili.

Dettagli

  • Autore:
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  • Anno edizione:
  • Federico Russo
  • Pisa University Press
  • Nuova biblioteca di studi classici e orientali
  • 2016
  • In commercio dal:
  • Pagine:
  • Lingua:
  • EAN:
  • 12 maggio 2016
  • 380 p.
  • ITA
  • 9788867416011

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