«Qualcosa di immane». L'arte e la grande guerra

di Fernando Orlandi, Massimo Libardi, Maurizio Scudiero | Silvy 2012
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Descrizione

Tra i molti modi in cui si può definire la grande guerra vi è anche "la guerra delle avanguardie". Il periodo che ne precede lo scoppio vede il radicale mutamento dello statuto sociale degli artisti e apre l'epoca dei movimenti organizzati e dei manifesti. Espressionismo, Cubismo, Futurismo, Vorticismo, e la complessa galassia delle avanguardie russe definiscono le proprie poetiche prima del 1914 e in questa stagione hanno le proprie radici Dadaismo e Surrealismo. Molti degli esponenti delle avanguardie si arruolarono entusiasticamente e molti di loro caddero nelle trincee della vecchia Europa. Ma soprattutto dipinsero e raccontarono la guerra con i linguaggi delle arti figurative, dando luogo a una produzione artistica che non ha l'eguale in nessun altro conflitto. "Qualcosa di immane" racconta la grande guerra attraverso un imponente apparato iconografico. Il punto di partenza sono i pittori che in qualche modo hanno presagito e raffigurato l'apocalisse che si stava preparando. Sezioni specifiche riguardano i futuristi italiani, l'avanguardia russa e il corpo dei Khegsmaler. Infine una serie di blocchi tematici: i ritratti e gli autoritratti, la vita al fronte, le trincee e i combattimenti, i paesaggi, i feriti, i prigionieri e i profughi.

Dettagli

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  • Anno edizione:
  • Fernando Orlandi, Massimo Libardi, Maurizio Scudiero
  • Silvy
  • -
  • 2012
  • In commercio dal:
  • Pagine:
  • Lingua:
  • EAN:
  • 31 maggio 2012
  • 285 p.
  • ITA
  • 9788897634058

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