Poesie

di Lorenzo de' Medici | Garzanti 2011
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Descrizione

Figura chiave del Quattrocento italiano per le sue doti di uomo di stato e diplomatico - vero arbitro dell'equilibrio politico della penisola - non meno che per la sua cultura e il suo mecenatismo, il «magnifico Lorenzo», come veniva chiamato già all'epoca, fu egli stesso scrittore eclettico e fecondo. Le prove giovanili, anteriori al 1467-70, fra cui il poemetto comico-realistico L'uccellagione di starne e l'idillio rusticale La Nencia da Barberino, riecheggiano la letteratura burlesca tornata in voga a Firenze grazie al Pulci. La produzione posteriore appare invece segnata dal neoplatonismo di Marsilio Ficino nelle Rime e dall'intonazione malinconica del Poliziano nelle Selve d'amore, nelle Laude, nelle Canzone a ballo e persino nelle licenziose Canzone carnascialesche, fra le quali spicca la nota Canzona a Bacco che con il suo invito a godere del tempo che fugge esprime nel modo più vivo il sentimento dell'inquietudine e della precarietà dell'esistenza. Nella molteplicità dei suoi registri l'opera di questo dilettante di ingegno riflette in modo esemplare i caratteri dell'umanesimo fiorentino del secondo Quattrocento, una civiltà in cui si intrecciano e si scontrano interessi terreni e tensioni contemplative. Introduzione e note di Ilvano Caliaro.

Dettagli

  • Autore:
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  • Anno edizione:
  • Lorenzo de' Medici
  • Garzanti
  • I grandi libri
  • 2011
  • In commercio dal:
  • Pagine:
  • Lingua:
  • EAN:
  • 10 marzo 2011
  • 368 p.
  • ITA
  • 9788811365976

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