Descrizione
1837: il colera imperversa a Palermo. Fra le vittime si conta anche Antonino Bivona Bernardi: «illustre siciliano» lo si proclamerà nella letteratura d'occasione, fiorita per esorcizzare il vulnus del trauma dell'epidemia. Un riconoscimento che suona quasi beffardo. Per una tragica ironia a quel fatidico incontro Bivona Bernardi vi giunge, infatti, proprio quando l'amicizia con il giovane Filippo Parlatore, il futuro fondatore a Firenze dell'Erbario centrale italiano, lo ha da poco ridestato all'antica e originaria passione, la botanica, a cui a partire dal 1806 ha dedicato le prime ed entusiaste energie. Di lì una parabola travagliata, polarizzatasi in un crescendo di squilibri: da un lato le attestazioni di stima, che Bivona Bernardi si guadagna in Italia e nell'Europa tutta ad ogni nuova indagine intrapresa, che investa ancora il mondo delle piante, oppure si dedichi a zoologia, paleontologia, geologia e chimica; dall'altro, lo stentato riconoscimento ottenuto in patria, la Palermo rinata anche al nuovo orto botanico, che ne eluderà la candidatura alla docenza e alla direzione, sconfitta personale e occasione mancata per la città. Il libro ricostruisce la biografia di questo appassionato naturalista, che il figlio Andrea tratteggia «lepido e gentile nel conversare» e «caldo nelle quistioni» nell'Elogio, un omaggio alla memoria, lui che al colera era sopravvissuto per la abnegazione del padre, che aveva comprato «con la morte la vita di lui».
Dettagli
- Autore:
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- Anno edizione:
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Ottaviani Alessandro
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Edizioni di Storia e Letteratura
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Letture di pensiero e d'arte
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2025
- In commercio dal:
- Pagine:
- Lingua:
- EAN:
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10 gennaio 2025
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164 p.
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ITA
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9788893599368