Un'archeologia del colore nel cinema italiano. Dal Technicolor ad Antonioni

di Federico Pierotti, Pierotti Federico | Edizioni ETS 2016

Attualmente non disponibile

A partire da

18,00 €

Descrizione

Il colore mantiene sempre un certo grado di inafferrabilità. Nonostante i tentativi di definirlo, misurarlo, studiarne la fisiologia e la percezione, esso non cessa di apparire come un oggetto scientificamente e culturalmente sfuggente. Il colore sembra possedere una qualità prelogica e precosciente, sembra avere un impatto diretto sui nostri sensi e sul nostro corpo. È una grande questione che ha attraversato la modernità e continua ad attrarci, da Goethe a Wittgenstein, dalla cromoterapia al cognitivismo. Nell'ambito del cinema, delle arti applicate, del design, della pubblicità, il colore ha sempre interessato per il potere di catturare l'attenzione o di distrarla, di rendere più visibili gli oggetti e i segni ma anche di occultarli e mimetizzarli, di indurre, infine, stati emotivi e reazioni corporee. Questo libro ricostruisce la rete intricata dei rapporti tra tecnologie e culture del colore nel cinema italiano, tracciandone una storia archeologica a partire degli anni Trenta sino al caso paradigmatico de Il deserto rosso.

Dettagli

  • Autore:
  • Editore:
  • Collana:
  • Anno edizione:
  • Federico Pierotti, Pierotti Federico
  • Edizioni ETS
  • Vertigo. Discorsi sul cinema
  • 2016
  • In commercio dal:
  • Pagine:
  • Lingua:
  • EAN:
  • 13 giugno 2016
  • 226 p.
  • ITA
  • 9788846744838

Ti potrebbe interessare anche

Librerie di Roma | Un'archeologia del colore nel cinema italiano. Dal Technicolor ad Antonioni
logo regione