Descrizione
Paolo Ricca ci invita a fare quello che ogni essere pensante dovrebbe avere interesse a fare: liberarci dai cliché e dai pregiudizi. Nel caso di Calvino il primo, e più ingombrante, è quello dello spietato e freddo riformatore, uccisore del mite e ottimo Serveto. Va detto che - lo testimoniano le biografie e le sue parole - anche Calvino era mansueto e tenero negli affetti, desideroso di pace e di concordia. Questo non lo assolve certo dall'aver assecondato (non eseguito) la condanna al rogo di Serveto. Ma una volta di più dovrebbe rendere a noi più problematico il nodo che si ripresenta in tutta la cristianità - come in tutte le "fedi", religiose o meno - del nesso tra la certezza del bene e la possibilità dell'errore. In secondo luogo, se cerchiamo di esercitare "critica" invece di "pre-giudizio", forse arriveremo a capire che anche la dottrina della predestinazione, inconcepibile, se assunta in maniera schematica da noi, figli della postmodernità, se invece considerata dialetticamente ci può aiutare a rimettere a fuoco, quanto meno, il dramma del rapporto tra destino e libertà, e, biblicamente, il dramma del conflitto tra la volontà di Dio e la decisione che spetta a ogni singola creatura.Paolo Ricca ci esorta a prendere in considerazione, nel proporci di conoscere Calvino, la vera posta in gioco della Riforma: una ricerca intorno alla "verità".(Gabriella Caramore)
Dettagli
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Paolo Ricca
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Morcelliana
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Uomini e profeti
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2009
- In commercio dal:
- Pagine:
- Lingua:
- EAN:
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18 novembre 2009
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200 p.
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ITA
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9788837223632
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