La fine dell'uguaglianza. Come la crisi economica sta distruggendo il primo valore della nostra democrazia

di Vittorio Emanuele Parsi | Mondadori 2012
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Descrizione

Ritornare alle radici della democrazia moderna. Rimettere al centro delle nostre società il valore dell'uguaglianza, che ha animato la Rivoluzione americana e quella francese. È l'appassionato appello di Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni Internazionali, all'Occidente smarrito in una crisi economica che minaccia la tenuta del suo stesso modello politico. Una crisi che ha trovato i suoi presupposti proprio nel sistematico attacco al principio di uguaglianza, portato avanti a partire dagli anni Ottanta in nome di una malintesa ed esasperata libertà del mercato. Non c'è nessuna opposizione, invece, tra libertà e uguaglianza, perché "senza uguaglianza la libertà si chiama privilegio". Così come non c'è nessuna incompatibilità tra democrazia e mercato, anzi i loro destini sono strettamente legati. È stato proprio il diffondersi del mercato di massa, infatti, a partire dall'America del New Deal e poi tra i suoi alleati europei nel secondo dopoguerra, a favorire, insieme al benessere, l'allargamento della partecipazione politica grazie all'affermazione della middle class democracy, la democrazia dei ceti medi. Oggi, invece, con il riacutizzarsi delle diseguaglianze, questa classe media tende progressivamente a impoverirsi, e la vita democratica, colpita nel suo baricentro, ne risulta indebolita: un fenomeno che cogliamo con particolare evidenza nel nostro Paese, già gravato dalle sue fragilità storiche, in cui crescono le sperequazioni sociali, aumenta l'illegalità...

Dettagli

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  • Vittorio Emanuele Parsi
  • Mondadori
  • Saggi
  • 2012
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  • EAN:
  • 20 novembre 2012
  • 226 p.
  • ITA
  • 9788804625230

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