La stenografia nell'era digitale. La permanenza del segno nella fluidità della storia

AA.VV. | Biblioteca d'Orfeo
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Descrizione

Dal pensiero all'immagine, dal parlato alla scrittura: dalla poesia visiva alle scritture sintetiche. Da secoli si cerca la via più corretta e completa per  tradurre in un linguaggio che ha fissato segni di permanenza  quello nato della vibrante momentanea presenza di un destinatario. E di farlo con la massima concisione e fedeltà. Fra tutte le sintetiche (o 'tironiane' come si vuole, dal nome del segretario di Cicerone) la stenografia è quella che appare aver trovata la sua forma più convincente. Capi di stato e di governo, capi di imperi industriali, artisti e intellettuali di tutti i tempi e paesi hanno praticato la stenografia sempre sostenendo che questo avveniva  per 'conservare' qualcosa di vitale, un 'soffio' di verità contro la morta rendicontazione burocratica. Di questi caratteri - presenti in tutte le scritture sintetiche - questo volume offre una suggestiva rassegna. Per di più la stenografia - per quanto diffusa - limita certo il numero dei lettori, assicurando quella doppia valenza di 'libera lettura' e limitata scrittura che garantisce una sorta di 'naturale selezione' che ne fa anche il permanente fascino.

Dettagli

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  • AA.VV.
  • Biblioteca d'Orfeo
  • Simbolica
  • -
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  • EAN:
  • 136 p.
  • ITA
  • 9788895310664

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