Apogeo e fine di Babele. Linguaggi e lingue nella prima modernità

di Stefano Gensini, Gensini Stefano | Edizioni ETS 2017
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Descrizione

Nel periodo che corre fra la scoperta dell'America e i primi decenni del Settecento, gli orizzonti linguistici della cultura occidentale si ampliano in maniera inaudita. La scoperta di nuovi mondi, etnie e lingue, le conquiste della scienza, l'attenzione alle forme della vita animale mettono in crisi le categorie conoscitive della tradizione, ivi comprese le idee relative ai tempi della storia e alla posizione degli esseri umani nella Natura. Questo libro illustra il formarsi di nuove idee e filosofie linguistiche imperniate su una visione decentrata e plurale delle nazioni e dei tipi umani, e sulla intuizione che molte specie animali (il mute et turpe pecus degli antichi) godano di proprie forme di conoscenza, comunicazione e perfino di una propria morale. Al mito di Babele come confusione delle lingue e punizione della Superbia umana subentra gradatamente una concezione aperta e problematica delle differenze linguistiche e semiotiche. Due grandi pensatori, Gottfried Wilhelm Leibniz e Giambattista Vico, variamente esprimono nelle rispettive teorie il formidabile potenziale innovativo di quest'epoca storica, imprimendo così una svolta alla filosofia del linguaggio dell'Occidente europeo.

Dettagli

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  • Stefano Gensini, Gensini Stefano
  • Edizioni ETS
  • Comunicazione e oltre
  • 2017
  • In commercio dal:
  • Pagine:
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  • EAN:
  • 27 gennaio 2017
  • 136 p.
  • ITA
  • 9788846746306

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