«Ci restano le citazioni». L'opera di Agostino Venanzio Reali

AA.VV. | Rubbettino 2021
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Descrizione

"Ci restano le citazioni", così si intitola una poesia della raccolta Congedo in cui, insieme a Quasimodo e a Dante, Agostino Venanzio Reali cita anche se stesso. Ci restano le citazioni, scrive, ma non perché egli viva il disagio dell'epigono, non perché già tutto sia stato detto. Il fatto è che la parola umana è sentita troppo povera se lontana dalla scintilla del divino. La natura così decisamente intertestuale dell'opera di Reali non ha nulla di accademico, se pure colta; serve invece al confronto nel momento in cui la citazione solleva le grandi domande che accomunano gli autori. I contributi raccolti nel volume indagano l'opera letteraria e artistica sotto punti di vista diversi e diversificati, con il concorso di studiosi e autori che - muovendo da orizzonti culturali, sensibilità, interessi in tanti casi e per tanti aspetti anche molto vicini, in alcuni altri sicuramente lontani - aprono ulteriori e interessanti prospettive ermeneutiche. Il che offre il vantaggio della ricchezza di una visione più ampia, dal punto di vista della ricerca letteraria, artistica, biblica e filosofico-teologica.

Dettagli

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  • AA.VV.
  • Rubbettino
  • Iride
  • 2021
  • In commercio dal:
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  • EAN:
  • 29 giugno 2021
  • 188 p.
  • ITA
  • 9788849868272

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