Descrizione
Questo libro è un grido. Un grido che nasce dalla disperazione e dalla speranza. La disperazione è per Gaza, la patria del giornalista e scrittore Alaa Mattar. Gaza massacrata e distrutta davanti al mondo. Gaza diventata ormai una piccola Hiroshima dove gli uomini sopravvissuti continuano a vagare braccati dalle bombe israeliane. Dove la guerra polverizza le case, le strade, gli ulivi già ridotti in polvere. Dove i profughi come animali cui dare la caccia sono inseguiti e uccisi senza pietà. E sono vecchi, donne e bambini. Mentre chi è sopravvissuto non ha più acqua, né cibo, né assistenza di alcune genere; mentre gli occupanti bloccano i camion di viveri e medicine al valico di Rafah; mentre la gente con i loro miseri bagagli e stracci, nel deserto e nella desolazione, è costretta a spostarsi da una parte e all'altra di un territorio ridotto a un lager. Un territorio in cui è stato cancellato ogni ospedale o luogo di cura; ogni chiesa, moschea, o altare per pregare; ogni scuola, università, municipio, o edificio di rappresentanza istituzionale. Alaa Matar, esule in Belgio per curarsi, trasforma la sua testimonianza per Gaza in un canto malinconico e straziante in cui racconta del suo essere tornato dalla vita alla morte in un bombardamento a Gaza del 2008, e poi della perdita irreparabile, nella guerra del giugno del 2024, della moglie Nida, e di sua figlia, Sarà. Matar racconta della crudeltà e ferocia degli occupanti, ma al tempo stesso non tace della corruzione e del cinismo dei leader e dei funzionari di Hamas, prima e dopo il 7 ottobre. Alaa Matar attraverso il suo dolore attraversa il dolore e lo strazio di un intero popolo.
Dettagli
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Poiesis (Alberobello)
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I lapislazzuli
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2025
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21 maggio 2025
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104 p.
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ITA
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9788862781299