Andare ai resti. Banditi, rapinatori, guerriglieri nell'Italia degli anni Settanta

di Emilio Quadrelli | DeriveApprodi 2015
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Descrizione

Sul finire degli anni Sessanta si materializzano in Italia, nell'area del triangolo industriale e sullo sfondo del lavoro di fabbrica, gang giovanili che evolvono rapidamente in temibili "batterie" di rapinatori. La linea di condotta dei banditi metropolitani è tutt'altro che estranea ai modelli culturali dei quartieri operai e il loro stile esistenziale assolutizza quell'impazienza e assenza di mediazione che caratterizzerà le generazioni degli anni Settanta. Nel gergo pokeristico "andare ai resti" significa giocarsi tutto: in questo modo i rapinatori ostentano l'imbocco di una strada senza ritorno, una "visione del mondo" fatta propria per oltre un decennio dalla "meglio gioventù" e formata attraverso la rielaborazione esistenziale dell'immaginario della ribellione. Tra le molte anomalie, rispetto alla criminalità tradizionale, vi è il ruolo delle donne. In un'epoca in cui, anche negli ambienti politici più radicali, le donne sono, nella migliore delle ipotesi, gli angeli del ciclostile, le donne/bandite conquistano un'autonomia decisionale e operativa scomoda sia per il conservatorismo borghese che per il progressismo femminista. Inevitabilmente, quando non muoiono in uno dei tanti conflitti a fuoco, per le donne e gli uomini delle "batterie" il carcere diventa un passaggio obbligato. Qui la loro utopia incontra quella dei militanti rivoluzionari, e in carcere le affinità elettive finiranno col riconoscersi...

Dettagli

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  • Emilio Quadrelli
  • DeriveApprodi
  • DeriveApprodi
  • 2015
  • In commercio dal:
  • Pagine:
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  • EAN:
  • 25 febbraio 2015
  • 334 p.
  • ITA
  • 9788865481110

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